Book Title: Lessenza Del Jainismo
Author(s): Claudia Pastorino, Editori Riuniti
Publisher: Jain International Ahmedabad

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Page 12
________________ na e divina e aspira alla liberazione dalle rinascite. Il riconoscimento del Sacro in ogni espressione vivente fa del jainismo il veicolo di un prezioso messaggio panteista e biocentrista. Dio nel senso di un creatore personale extra-cosmico non trova posto nella filosofia jaina. Viene chiaramente negato un creatore del genere, ritenuto illogico e irrilevante nello schema generale dell'universo. I jaina riconoscono invece la divinità all'interno di ogni essere vivente. La liberazione dell'anima dalla sofferenza delle rinascite può avvenire solo dopo la completa liberazione dagli attaccamenti, attraverso il distacco, le meditazioni, le austerità, l'autopurificazione, l'ascetismo e la stretta osservanza del comandamento dell’Ahimsa, la nonviolenza verso tutte le creature. Questa è la via jainista verso la liberazione, per percorrere la quale è richiesto l'impegno individuale del singolo: qui non vi è la possibilità di delegare a sacerdoti, rituali, intermediari. Occorre impegnarsi direttamente per sciogliere il nodo tra l'anima e la materia determinato dai frutti delle azioni che sono state compiute, sia cattive che buone, che generano inevitabilmente karma (negativo o positivo); l'accumulo di karma è la causa diretta delle rinascite. L'ateismo jainista si riferisce al disconoscimento, sia empatico che scientifico, di un «creatore increato», di un «primo motore immobile», di un dio o piú dèi che creano, mantengono e distruggono l'universo; in questo senso, il jainismo è una dottrina atea. Ma per il jainismo ciascuno può aspirare alla deità, seguendo con disciplina e rigore la via indicata dai ventiquattro Tirthankara verso la liberazione. Divenire un «jaina», uno cioè che ha vinto contro passioni e attaccamenti, equivale a interrompere il ciclo delle rinascite e a raggiungere la liberazione. Nel jainismo, questi «Liberati» sono venerati come dèi, ma questa venerazione non avviene per richiedere grazie o miracoli: i jaina venerano i Tirthankara come guide spirituali. La devozione jainista non è concepita per l'ottenimento di miglioramenti spirituali o materiali: la riverenza ai ventiquattro Saggi è fine a se stessa; compito dei Saggi è essenzialmente quello di indicatori della giusta via verso la liberazione. Ogni 10 Jain Education International For Personal & Private Use Only www.jainelibrary.org

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