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52 La fonte dell'illuminazione
posizione di forza, mentre, al momento della loro restituzione, lo è il debitore.
62. Il karma può essere di due tipi, dravyakarma e bhāvakarma. Dravyakarma è la massa delle particelle karmiche, mentre bhāvakarma è la capacità intrinseca delle particelle karmiche di produrre attaccamento e avversione del sé.18
63. Chi ha ottenuto la vittoria sui propri sensi e medita sulla vera natura dell'anima non viene reso schiavo dai karma; come potrebbe il prāṇa, che è fatto di materia karmica, seguire questo individuo? Ecco perché la sua anima viene liberata dal ciclo della trasmigrazione.
64, 65. In sintesi, i karma sono di otto specie: 1. jñānāvaraṇīya, quello che oscura la conoscenza innata dell'anima; 2. darśanāvaraṇīya, quello che oscura le giuste intuizioni; 3. vedaniya, quello che produce il piacere e il dolore; 4. mohanīya, quello che causa le illusioni; 5. ayu, quello che determina la durata della vita; 6. nāma, quello che determina il corpo fisico; 7. gotra, quello che determina la condizione sociale; 8. antaraya, quello che oscura il potere del sé.
66. La natura di questi otto karma è simboleggiata rispettivamente dal velo, dal custode, dalla spada, dal vino, dai ceppi di legno, dal pittore, dal vasaio, dal tesoriere.
Spiegazione della natura degli otto karma
Jñānāvaraṇīya, il karma dell'oscuramento della conoscenza innata, è come un velo che impedisce alla persona di sapere che cosa si trova in una stanza.
Darśanavaraniya è il karma che impedisce alla persona la percezione, così come un custode impedisce di vedere il padrone di casa.
Vedaniya è il karma che causa il piacere e il dolore e assomiglia a una spada cosparsa di miele che quando viene leccata produce piacere, ma quando taglia la lingua è causa di dolore.
Mohaniya è il karma che causa illusioni proprio come il vino. Āyu, il karma che determina la durata della vita, tiene l'anima
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