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Precetti sulla retta fede
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225. Tra la conquista della retta fede e la conquista di tre continenti della terra, è più importante la prima.
226. Non c'è bisogno di dire altro: è grazie al potere della retta fede che i grandi personaggi e gli uomini degni di ottenere l'emancipazione (bhavya) hanno ottenuto la liberazione nel passato e l'otterranno nel futuro.
227. Come la natura stessa del fiore di loto ha stabilito che le sue foglie non vengano toccate dall'acqua, così la persona retta non viene toccata dalle passioni né dagli oggetti del piacere sensuale.
228. Qualsiasi uso l'uomo dalla retta fede faccia dei viventi o dei non viventi, è sempre per liberarsi dai karma.
229. L'uomo dalla retta fede, anche quando gode di un oggetto, in realtà non ne gode, così come l'attore non si trasforma veramente nel personaggio che interpreta. Un retto credente pensa sempre alla propria anima e non viene toccato da ciò che succede intorno a lui.
230. Gli oggetti dei sensi non producono né equanimità né perversione. È chi prova attaccamento o avversione verso gli oggetti dei piaceri sensuali, a causa della sua stessa illusione, che entra in un meccanismo perverso.
Requisiti essenziali della retta fede
231. Gli otto requisiti essenziali della retta fede sono: assenza di dubbi, assenza di brama, assenza di disprezzo, assenza di confusione, assenza di fede in sette eretiche, stabilità, benevolenza, fervore religioso.
232. Le persone che possiedono la retta fede sono libere da dubbi e quindi prive di paura. Grazie alla libertà dalle sette paure,29 sono libere da dubbi.
233. La persona che non ha desiderio dei frutti dei karma, degli oggetti o delle proprietà, possiede retta fede e mente libera da brame.
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