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28 Precetti sulla penitenza
La penitenza esteriore
439. La castità, la venerazione di Jina e il digiuno fatto per controllare le passioni, tutto ciò è penitenza, specialmente per le persone semplici.
440. È stato detto che la penitenza è di due tipi: esteriore e interiore. Entrambe sono suddivise in sei categorie.
441. 1. Digiunare; 2. mangiare meno del normale; 3. chiedere l'elemosina; 4. rinunciare alle ghiottonerie; 5. mortificare il proprio corpo; 6. abitare da soli: queste sono le penitenze esteriori.
442. Colui che volontariamente rinuncia al cibo per uno o più giorni per purificare l'anima dai karma, pratica la penitenza esteriore del digiuno.
443. Il monaco che si nutre poco per studiare le scritture è detto tapasvī, cioè uno che pratica la penitenza secondo le scritture. Ma la penitenza del digiuno senza lo studio delle scritture equivale solamente a soffrire la fame.
444. Il digiuno costituisce penitenza quando la persona che lo compie non ha nessun tipo di pensiero negativo, quando non si determina un indebolimento corporale e quando le attività della mente, della parola e del corpo mantengono tutto il loro vigore.
445. Una persona dovrebbe decidere di digiunare dopo aver preso in considerazione la propria forza fisica, la propria resistenza, la propria fede, il proprio stato di salute, il luogo e il tempo.
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