________________
Premessa
Da ventisei secoli esiste, sul nostro pianeta, un caposaldo della spiritualità: il Jainismo (o Giainismo), la dottrina della non-violenza universale.
Il Jainismo non è una vera e propria religione: al suo interno non si trovano cerimoniali, rituali, intermediari, dogmi, sacramenti; il Jainismo è un modo di vita, nobilitante e ottimista, basato sull’ahimsā, la non-violenza. La sua regola aurea è, infatti, «vivi e lascia vivere, ama tutti, servi tutti», dove per «tutti» s'intende ogni creatura: umana, animale e vegetale.
Il Jainismo è una dottrina spirituale atea, che non presuppone, cioè, l'esistenza di Dio. Qui non esistono un Dio o più dèi creatori dell'universo, né viene descritto un Primo Motore Immobile; viene proposta, invece, una spiegazione scientifica dell'origine dell'universo, eterno e increato.
Vi è il superamento della necessità di rappresentare un Creatore: Dio è l'Essenza Vitale che anima ogni singola creatura negli infiniti universi, senza distinzioni né separazioni legate ai corpi materiali.
Ogni vivente porta dentro di sé il marchio indelebile di un'appartenenza più grande; ogni vivente è, esso stesso, rappresentazione dell'Eterno, e aspira a liberarsi del corpo materiale per rifondersi nell'Assoluto.
Tutto ciò che possiamo dire di Dio è: Egli È.
Dio è la retta fede, la retta conoscenza e la retta condotta; la retta condotta è ahimsā.
Ancora nell'Ottocento non era chiara, per l'Occidente, la linea di demarcazione tra Buddhismo e Jainismo; alcuni sostenevano
Jain Education International
For Personal & Private Use Only
www.jainelibrary.org