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Il Re Meghrath
C'era una volta, nella Regione abitata dagli esseri celestiali, una discussione fra due semidei.
Uno sosteneva che in terra c'erano Re coraggiosi e compassionevoli che non avrebbero mai esitato a donare la propria vita per salvare chi chiedeva loro protezione.
Un altro semidio dubitava di questa convinzione.
I due iniziarono a litigare e il Re degli esseri celestiali disse loro: <<Andate sulla Terra e verificate voi stessi».
I semidei prepararono cosí un piano d'azione. Uno dei due assunse la forma di un piccione, l'altro di un falco.
Sulla terra, il Re Meghrath stava riposando insieme ai suoi membri della corte.
A un certo punto un piccione entrò da una finestra aperta e iniziò a volare nel palazzo.
Il Re si sorprese quando si posò su una sua spalla e capí che l'animale era molto spaventato.
In quell'istante, anche un falco entrò a palazzo.
Disse al Re: <<Quel piccione è la mia preda!».
Il Re ebbe un momento di sconcerto nel sentire parlare un falco, ma immediatamente rispose: «È vero che è la tua preda, ma io posso darti dell'altro cibo>>.
Ordinò ai suoi servitori di portare un canestro di prelibatezze ma il falco disse: «Io non sono un essere umano, non sono vegetariano. Ho bisogno di carne come cibo».
Il Re disse: «Lascia che ti dia la mia stessa carne al posto di quella del piccione»>.
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