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Note alle pagine 126-154
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46 I Jainisti pensano che l'universo (loka) sia posto in mezzo all'aloka e abbia la forma del tronco dell'uomo. In alto, dove dovrebbe trovarsi la testa, si trova la dimora dei liberati, il siddha-silā. Vedi la figura a pagina 150. 47 I mezzi per l'arresto del flusso karmico sono gli stessi utilizzati per il rigetto del karma già accumulato, e cioè samiti, gupti e le varie regole ascetiche. 48 Vedi precetto 506. 49 In sintesi, ogni anima assume una colorazione non visibile a occhio nudo che dipende dall'accumulo dei suoi karma. Più il colore è scuro più il karma è negativo. Più ci si libera della materia e dei pesi karmici più la colorazione diventa chiara. Perciò la colorazione ha anche una portata e un significato morali. 50 In altri testi è rosso fuoco. 51 Il Jainismo, nella sua volontà di separare l'anima dal corpo, ammette il suicidio per fame come forma estrema di ascesi in caso di persone incurabili o troppo vecchie oppure quando non si sia più in grado di resistere alle passioni. Poiché l'anima è eterna, non deve render conto a nessuna divinità superiore della propria esistenza. Anzi, l'anima ritrova la propria originale divinità solo quando si libera definitivamente dalla materia. 52 Pudgala è la materia sia grossolana sia sottile (quest'ultima si trasforma nei vari tipi di karma); dharma è il principio del moto; adharma è il principio della quiete; ākāśa è lo spazio in cui si distinguono il lokākāśa (lo spazio occupato dall'universo) e l'alokākāśa (lo spazio vuoto), e ha una struttura atomica; kāla (il tempo eterno, privo di forma, di inizio e di fine) è il processo dello scorrere temporale. 53 Vari tipi di divinità. Le anime liberate sono al di sopra degli dèi perché nascono più. 54 L'universo jainista, secondo alcune classificazioni, possiede, oltre al piano terrestre, sette inferni e quattordici piani celesti, stratificati un po' come nella visione dantesca. 55 Questo perché tutti gli esseri viventi, tranne le anime e lo spazio, sono prodotti dalla materia. 56 La materia sottile del karma aderisce per così dire all'anima e il tempo mette in moto il processo di trasformazione della materia. 57 Infiniti sono gli istanti del tempo, gli atomi della materia e le anime. 58 Si tratta di un'arcaica ma significativa scala di classificazione di ciò che va dal molto materiale al molto sottile. 59 All'anima vengono attribuite dimensioni e capacità di espandersi e di contrarsi. Alla nascita è piccolissima e poi continua a crescere. Alla morte si contrae nel seme di una nuova nascita. 60 Le anime vengono classificate in base al numero di sensi posseduti. Un senso solo (il tatto) è posseduto dai quattro elementi, dai microrganismi e dagli abitanti del regno vegetale. Due sensi (tatto e gusto) sono posseduti da molluschi, vermi, bruchi, ecc. Tre sensi (tatto, gusto e olfatto) sono posseduti dagli insetti, ecc. Quattro sensi (tatto, gusto, olfatto e vista) sono posseduti da altri insetti come le api, ecc. Cinque sensi sono posseduti dai mammiferi, dagli uccelli, nonché dagli uomini, dagli dèi e dagli abitanti degli inferi, i quali hanno anche un sesto senso, manas, la mente. 61 Qualunque sostanza esistente possiede attributi e modi (o modalità caratteristiche). Ma la sostanza in sé, l'essenza intrinseca di ogni cosa, è immutabile. 62 Ogni cosa è un'«unità nella differenza» e ha un'esistenza indipendente dal
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