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160 La teoria jainista della relatività conoscitiva mettiamo in evidenza solamente le caratteristiche comuni degli oggetti, ignorando le caratteristiche differenti; mentre nell'aśuddhasargraha-naya, mettiamo in evidenza le caratteristiche generali della classe di oggetti.
705. Ciò che distingue tra un approccio sintetico puro e un approccio sintetico impuro65 è chiamato vyavahāra-naya ed è di due tipi: la distinzione completa e la distinzione incompleta.
706. Il naya (il punto di vista) che prende in esame gli aspetti evanescenti di una sostanza eterna si chiama rjusūtra-naya; un esempio è quando diciamo che «ogni suono è momentaneo».
707. Il naya che attribuisce la modalità «umanità», ecc. a un essere durante il periodo nel quale quell'essere continua a manifestarsi in quel determinato modo è il sottogenere del sjusūtra-naya chiamato sthulasjusūtra-naya.
708. Sapana, «denominare», indica una parola che ci richiama alla mente un oggetto particolare o i vari oggetti cui essa si riferisce Quindi, ciò che è racchiuso dal significato di una parola è sabdanaya.
709. Il sabda-naya ci aiuta a differenziare il significato delle parole secondo l'uso che se ne fa all'interno di una frase. Per esempio la parola puşya può indicare talvolta una stella e talaltra una divinità.
710. Il naya che comprende il significato di una parola in base alla sua etimologia è anch'esso chiamato sabda-naya; per esempio, l'etimologia della parola deva indica la divinità in generale.
711. Ogni parola è accompagnata da un significato specifico e viceversa. I differenti sinonimi hanno le loro rispettive connotazioni anche se si riferiscono allo stesso oggetto. Per esempio, le parole Indra, Purandar e Sakra si riferiscono allo stesso dio, indicando ciascuna un epiteto particolare («il potente», «il forte», ecc.). Questo è il samabhirūdha-naya.
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