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Precetti sulla penitenza 117 vita in modo corretto si cura sia attraverso la via del dolore, sia attraverso la via del piacere. Analogamente, chi è impegnato nel porre fine alla propria illusione può sperimentare sia il dolore sia il piacere, ma né il dolore né il piacere sono realmente ciò che pone fine all'illusione.
La penitenza interiore
456. La penitenza interiore è di sei tipi: 1. l'espiazione dei peccati; 2. l'umiltà, 3. il servizio del maestro; 4. lo studio delle scritture; 5. la meditazione; 6. l'immobilità del corpo durante la meditazione.
457. L'osservanza dei voti, l'attenzione, la continenza, l'autocontrollo e il soggiogamento dei sensi portano all'espiazione e dovrebbero essere praticati di continuo.
458. Controllare l'ira e altri sentimenti, acquietare i pensieri intensi, contemplare le proprie virtù: questo costituisce l'espiazione dal punto di vista reale.
459. La moltitudine dei karma positivi e negativi accumulati durante le infinite trasmigrazioni può essere distrutta con la pratica delle penitenze: in tal caso le penitenze portano all'espiazione.
460. La confessione, il pentimento, la confessione e il pentimento contemporanei, la retta discriminazione, la rinuncia, le penitenze, la parziale riduzione della propria posizione di anzianità, la completa esclusione per un determinato periodo dal sargha (la comunità dei monaci) e la reiterazione della fede: questi dieci elementi costituiscono l'espiazione.
461. Un'azione malvagia compiuta sia intenzionalmente sia non intenzionalmente dev'essere confessata con mente serena.
462. Come un bambino parla delle sue buone e cattive azioni in maniera diretta, così si dovrebbe confessare la propria colpa con la mente libera dalla falsità e dall'orgoglio.
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