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Precetti sulla religione 59 97. L'avidità cresce a ogni guadagno, e ogni guadagno accresce l'avidità. Un lavoro che può essere fatto per due rupie non viene fatto nemmeno per dieci milioni di rupie.
98. Anche se una persona avida arriva ad accumulare montagne d'oro e d'argento, non sarà mai soddisfatta, perché il suo desiderio è infinito come il cielo.
99. Come la gru nasce da un uovo e l'uovo nasce da una gru, così l'illusione nasce dalla brama di possesso e la brama di possesso nasce dall'illusione.
100. Chi lava via lo sporco dell'avidità con l'acqua dell'equanimità e dell'appagamento, ed è libero anche dalla brama di cibo, ottiene la perfetta purezza.
101. L'autocontrollo consiste nel mantenere i cinque voti, nell'osservare le cinque regole dell'attenzione (samiti), nel soggiogare le passioni, nel dominare tutte le attività della mente, della parola e del corpo e nel vincere tutti i sensi.
102. L'ascesi consiste nella concentrazione su di sé attraverso la meditazione, nello studio delle scritture e nel controllo dei sensi e delle passioni.
103. Il supremo Jina ha detto che la vera rinuncia consiste nello sviluppare l'indifferenza verso il mondo, verso il corpo e verso il piacere, attraverso il distacco dagli oggetti materiali.
104. Ha rinunciato a tutte le cose soltanto colui che ha veramente abbandonato tutti gli amati e cari oggetti di piacere da lui posseduti.
105. Acquisisce la virtù della non-possessività soltanto quel monaco che rinuncia al senso della proprietà e all'attaccamento e che, controllando i propri pensieri, rimane imperturbabile davanti alla felicità e alla sofferenza.
106. In verità io sono solo, puro, eterno, senza forma e in possesso delle qualità della percezione e della comprensione; eccetto queste qualità, non c'è niente, neppure un atomo, che sia mio.21
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