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Note a cura di Claudio Lamparelli
1 Si può anche tradurre «i costruttori del guado» o «i traghettatori». 2 Gli Āchārya sono i capi di un gruppo di monaci o le guide spirituali. 3 I Terapanthi sono una sotto-setta dei Digambāra e gli Sthanakavasi sono una sotto-setta degli Svetambāra. 4 Vinoba Bhave (1895-1982) nacque nel Maharastra da una famiglia di Brahmani. Fu un ardente ammiratore di Gandhi, di cui condivise varie attività politiche, sociali e culturali. In particolare s'impegnò per liberare l'India dal dominio inglese e per distribuire le terre alla popolazione più povera organizzandola in cooperative. Sognò di fare dell'India una società senza caste. Sposò la causa della nonviolenza e nel 1979, con un digiuno, ottenne che fosse proibita l'uccisione delle mucche. Studiò l'antica letteratura sanscrita e s'impadroni di quattordici lingue, svolgendo anche un'attività di carattere editoriale. Particolarmente importanti sono i suoi discorsi sulla Bhagavadgītā. 5 Il Baba è Vinoba stesso che parla di sé in terza persona. 6 Le 63 Persone Supreme sono le grandi personalità del Jainismo, tra cui i ventiquattro Tīrtharkara e gli undici Cakravartin. Quanto alla suddivisione in cicli temporali, la prima è la fase discendente, in cui prevale il male, e la seconda è la fase ascendente, in cui prevale il bene. Oggi ci troviamo in una fase discendente. 7 La «via dell'anima». 8 Cioè del liberato che vive ancora in questo mondo. Vedi anche precetto 180. 9 Il punto di vista reale è quello valido e completo, contrapposto al punto di vista empirico. Vedi precetto 35. 10 Il dharma è la natura essenziale di una cosa, è ciò che la fa essere quella cosa e non un'altra. I Jaina, a differenza degli idealisti, sostengono che ogni cosa (oggetti fisici e anche fatti coscienziali) esiste indipendentemente dai nostri processi conoscitivi. Ma il dharma è anche il principio del movimento e della trasformazione. Vedi precetto 83 e nota 61. 11 Brahmani, Kșatriya, Vaisya e Śūdra sono le quattro caste indiane, in ordine decrescente di importanza. 12 Un vero asceta distaccato dalla materia. 13 Poiché il termine sūtra (filo) indica anche una composizione aforistica, il titolo dell'opera potrebbe essere «I precetti degli asceti sramana» o «La scrittura degli asceti śramana».
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