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Precetti sull'attenzione e sull'autocontrollo
Gli otto precetti fondamentali
384. Essere vigili nel camminare, nel parlare, nell'elemosinare, nel ricevere e nel riporre il cibo offerto36 e nell'espletare i bisogni corporali: queste sono le cinque forme di attenzione (samiti). Il controllo della mente, il controllo della parola e il controllo del corpo sono le tre forme di autocontrollo (gupti). Questi sono gli otto precetti fondamentali.
385. Questi otto precetti fondamentali sono chiamati pravācanāmātā («precetti madre»). Come una madre diligente protegge il figlio, così gli otto precetti proteggono la retta conoscenza, la retta fede e la retta condotta del monaco.
386. Le cinque forme di attenzione servono per praticare la vita religiosa e le tre forme di controllo servono per prevenire gli atti peccaminosi.
387. Come chi pratica i gupti non viene sfiorato dai difetti riguardanti i samiti, così chi pratica i samiti non viene toccato dai difetti riguardanti i gupti. Certamente i gupti pongono fine alla distrazione di chi compie un'azione.
388. La persona che è disattenta nelle sue azioni è certamente colpevole di violenza, indipendentemente dal fatto che uccida o non uccida un essere vivente. Invece, la persona che è attenta e vigile nell'osservare i samiti non sperimenta la schiavitù del karma, e ciò perché nelle sue azioni non può verificarsi alcuna violenza.
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