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La via della liberazione
379. Jñātaputra (Bhagavān Mahāvīra) ha detto che un oggetto di per sé non crea possessività; il grande santo voleva dire che è l'attaccamento all'oggetto che crea possessività.
380. Un monaco non dovrebbe accumulare nulla, neanche una particella di cibo appiccicata alla ciotola dell'elemosina. Come un uccello che vola solamente grazie alle sue ali, così egli deve vagare da solo senza possedere nulla.
381. Anche quando le lenzuola, i letti, le sedie, il cibo e le bevande sono disponibili in abbondanza, è degno di venerazione il monaco che desidera solamente il minimo e ne rimane appagato.
382. Un monaco non dovrebbe desiderare il cibo - nemmeno con la mente - dopo il tramonto e prima dell'alba.
383. Poiché esistono numerosi e piccoli esseri viventi, mobili e immobili, che sono invisibili nella notte, come potrebbe un monaco spostarsi durante queste ore per procurarsi il cibo?
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