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menti di rabbia, vanità, orgoglio e cupidigia rappresentati dai quattro serpenti».
Ero fortemente stupito da questa spiegazione del dipinto e dal modo di vedere la vita da parte degli indiani. Questo succedeva quando avevo otto anni.
Vent'anni dopo, mi accadde di leggere uno dei lavori del professor Max Muller, e fui ancora piú stupito nel vedere che anch'egli esprimeva piú o meno con gli stessi termini i suoi punti di vista: «La nostra idea della vita sulla terra è sempre stata quella di una lotta per l'esistenza, una lotta per il potere e il dominio, per la ricchezza e il piacere. Questi sono gli ideali che dominano la storia conosciuta di tutte le nazioni. Anche le nostre simpatie sono quasi interamente di questo tipo. Ma l'uomo venne posto su questa terra solo per questi scopi? Non possiamo immaginare scopi diversi, particolarmente in condizioni come quelle che sono esistite per secoli solo in India e in nessun altro posto? In India il necessario per vivere era minimo, e quello che serviva poteva essere ottenuto senza molta ingerenza da parte dell'uomo sulla prodigiosa natura. L'abbigliamento, essenziale com'era, poteva essere ottenuto facilmente. La vita all'aria aperta o al fresco della foresta era ben piú deliziosa della vita in cottage o palazzi. Il pericolo di invasioni da parte di nazioni straniere non era mai stato neanche ipotizzato prima dei tempi di Dario e Alessandro, e comunque solo da una parte, dal Nord, e non lungo le coste bagnate dal mare.
Perché gli antichi abitanti dell'India non avrebbero dovuto accettare il loro destino? Era cosí innaturale per loro, dotati com'erano di un intelletto trascendentale, guardare alle loro vite non come a una arena per uno scontro o un combattimento di gladiatori, o come a un mercato per barattare e vendere, bensí come a un luogo in cui riposare, una semplice sala d'aspetto in una stazione durante un viaggio che porta dal conosciuto all'ignoto? Stimolando, proprio per questo, la loro estrema curiosità rispetto al luogo da dove venivano e a quello dove stavano andando.
Cosí, in quel periodo d'oro per l'India, una larga fetta della popolazione, non solo la classe sacerdotale, ma anche la
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