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forza che una persona piena di orgoglio per il fatto di appartenere a una famiglia benestante sarà inevitabilmente destinata a rinascere in una esistenza più bassa nell'incarnazione successiva. La filosofia spirituale e il sistema logico jainista era troppo complesso per la gente comune, ma possedeva chiare indicazioni etiche e morali per le masse: coloro che le comprendevano e le facevano proprie si univano alle comunità. In molte occasioni scopriamo, dai testi antichi dei jaina, che vi erano discussioni religiose tra i bramini e i jaina. La filosofia jainista insegna che queste distinzioni di casta troveranno terreno fertile sicuramente finché ci sarà, nella mente umana, la vanità e l'orgoglio della grandezza individuale e familiare. Il dovere del jainismo, che esisteva contemporaneamente all'induismo, era, invece, di sminuire questo orgoglio e insegnare alle persone la vera legge di causa ed effetto.
Il Buddha gestí questa situazione in maniera differente. Ai suoi tempi, il sacerdozio braminico era supremo; le barriere create dai bramini erano insormontabili. Il profeta jaina Mahavira e i suoi ventitre predecessori avevano visto queste o simili cose ai loro tempi; ne vedevano chiaramente la causa: l'orgoglio individuale che causava karma che, a sua volta, portava un uomo a nascere in quelle circostanze che venivano considerate di appartenenza a una famiglia di ceto più basso.
Il Buddha biasimò i bramini e l'intera loro società. Biasimando i bramini, egli ignorò la vera causa: gli egoismi e i sentimenti individualistici. Cercò di frantumare il sistema dell'intera società braminica per questa ragione. Il popolo, stanco di vivere schiacciato sotto i piedi dei bramini, si radunò intorno a lui; e cosí, 600 anni prima di Cristo, vi fu un grande spettacolo sulle rive del Gange: il Buddha che predicava la dottrina dell'uguaglianza e della salvezza per tutti gli uomini, benestanti o poveri. L'opera che il Buddha compí in questo campo fu davvero nobile.
Nei tempi vedici, come è possibile evincere da numerosi inni, molti dei quali composti da donne, si può immaginare un buono status per la donna. Nell'età antica, il padre di famiglia
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