________________
Un altro disse: <<Non vogliamo tutti i frutti di mango, tagliamo i rami principali».
Un altro ancora disse: <<Tagliamo i rami più piccoli».
E un altro: <<Noi non ne vogliamo cosí tanti, prendiamo solo uno dei rami piú piccoli e sarà sufficiente»>.
Il quinto disse: «Cogliamo solo i singoli frutti».
L'ultimo disse: <<Ma noi non ne vogliamo cosí tanti. A quale scopo danneggiare o tagliare l'albero? Esso è una parte della natura e se è possibile avere un numero sufficiente di frutti di mango raccogliendo quelli che sono già caduti in terra, prendiamo solo quelli e non disturbiamo l'albero». Qualcuno pensa che questo sia il simbolo della pigrizia, ma non lo è.
È l'insegnamento del salvataggio e della protezione di una vita. Insegna a non sacrificare troppo per uno scopo limitato. Se hai un obiettivo, i mezzi impiegati devono essere commisurati con il fine.
Il simbolo Om
Il simbolo comune a tutte le religioni dell'India è l'«Om». Nella filosofia dei bramini consiste in tre lettere, cioè A, U, e M. Quando queste tre lettere sono pronunciate insieme, in base alle regole dell'eufonia, suonano come Om.
I bramini spiegano che questo simbolo rappresenti i principi creativi, conservativi e distruttivi. Quando si pronuncia la lettera A, si simboleggiano i principi costruttivi. Pronunciando la lettera A, il respiro arriva dalla gola, simboleggiando emanazione o creazione. La lettera U trattiene il respiro nella bocca per un certo tempo e, quindi, è il simbolo del principio conservativo. La lettera M ferma il respiro per un attimo e lo lascia uscire da un differente canale, le narici, simbolizzando distruzione e rigenerazione.
Anziché dividere questo simbolo in tre lettere, noi jaina lo dividiamo in cinque: A, A, A, U, M.
Di queste cinque lettere, quattro sono vocali, la quinta una consonante. L'intera combinazione suona anche qui Om.
Jain Education International
For Personal & Private Use Only
125
www.jainelibrary.org