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causa di afflizioni e tribolazioni, ma ciò può avvenire esclusivamente attraverso lo sforzo personale dell'individuo stesso. Dunque, qui, non è possibile delegare a intermediari, rituali o sacramenti le proprie responsabilità: ogni progresso sulla via verso la Liberazione può avvenire esclusivamente grazie all'impegno del singolo. La Dottrina poggia sui “tre gioielli”: la Retta Fede, la Retta Condotta, la Retta Conoscenza.
L'adozione dei tre gioielli comporta l'osservanza di cinque regole regola aurea del Jainismo è l'Ahimsa, cioé Nonviolenza universale e fratellanza attiva nei confronti di qualunque vivente. Il concetto jainista di Ahimsa significa amore e benevolenza verso ogni creatura. La regola dell’Ahimsa insegna a coltivare sentimenti di simpatia nei confronti della Vita in ogni sua manifestazione, non solo, quindi, verso singole specie, razze o singoli individui. Le altre regole sono: la sincerità, la lealtà (non rubare, non essere mai scorretti), la castità (per i monaci) o fedeltà coniugale (per i laici), e il non attaccamento (“non possedere nulla” per i monaci, e "non trattenere nulla più del necessario" per il laico).
Il Jainismo è una Dottrina spirituale ateista, che non presuppone, cioè, l'esistenza di un Dio né di più Dei creatori dell'universo. Nel Jainismo la deità è in ogni singola energia vivente, anzi e l'energia vivente stessa. Dunque il Sacro è dentro di noi e intorno a noi, miracoloso nella sua immanente semplicità! 11 Jainismo postula la Dottrina dell'Anekantavada, cioé “molteplicità dei punti di vista" e "relatività della conoscenza", in base alla quale ogni oggetto del pensiero, ogni affermazione, ogni teoria, religione, idea, sono contemporaneamente veri e non veri. L'Anekar
veri e non veri. L'Anekantavada insegna ad accettare tutte le opinioni altrui e a riconoscere in ciascuna di esse una parte di verità. L'adozione di questa Dottrina apre la mente e il cuore a un reale ecumenismo e a una sincera accettazione del prossimo e di ogni pensiero differente dal proprio. Altri due postulati fondamentali della spiritualità jainista sono la Costante Vigilanza e l'Intenzione.
Grandissima importanza viene attribuita alla costante vigilanza:
“La disattenzione è la causa dell'afflusso del karma. L'attenzione impedisce l'afflusso del karma. Chi non è costantemente attento è ignorante. Chi è costantemente vigile è saggio."(2)
"Oh esseri umani! Siate sempre vigili! Chi è costantemente vigile acquisisce sempre più conoscenza. Chi non è costantemente vigile non è beato. Chi è costantemente vigile è beato!"(3)
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