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pirvi, realizzare l'identità anche con le forme di vita che strisciano sulla terra perché affermiamo la discendenza comune da uno stesso Dio”.
Il forte richiamo alla paternità di Dio costituisce la radicalizzazione di un'esperienza di fraternità che va ben oltre ogni legame di sangue. Il prossimo è ormai riconosciuto al di là dei confini, delle razze e anche delle specie e mi concerne personalmente non in quanto appartenente al mio stesso genere. Gandhi ritiene di non dover limitare al mondo umano l'incontro con quegli altri che ci si presentano come fragili e vulnerabili, rivolgendoci un appello al riconoscimento e alla fraternità.
In un momento storico-culturale in cui molte barriere tra le specie si sono eliminate e anche il linguaggio non è più un ostacolo alla comunicazione interspecifica (siamo ormai in grado di interpretare segnali, di decifrare messaggi, di decodificare suoni e di comprendere comportamenti di esseri che, come noi, sentono il piacere, il dolore e la morte), il pensiero gandhiano può essere di grande aiuto alla riflessione contemporanea sul tema del rispetto tra le specie. Basti accennare alle nuove consapevolezze che sono nel frattempo maturate. Lo spirito - ci ricorda Bateson - è una qualità strutturale di tutti i sistemi complessi e, quindi, non è una prerogativa esclusiva della nostra specie. Nella filosofia morale del nostro tempo, in tema di rapporto uomo/animali, si insiste molto, pur nella diversità degli approcci, sulla questione dei diritti, sulla reciprocità del trattamento, sulle possibili applicazioni ai non umani di modelli contrattualistici di giustizia. Occorrerebbe chiedersi se non sia venuto il tempo di ricercare altre strategie, avviando una riflessione alternativa incentrata, ad esempio, sul tema della cura. Essa, come s'è detto: a) insiste sui bisogni (e non solo sugli interessi); b) fa leva sul concetto di responsabilità (e non su quello di diritto); c) non comporta la reciprocità (di contro alla correlazione diritto/dovere); d) pone al centro il tema della dedizione rispetto a quello della prestazione; e) attribuisce un valore cruciale alla compassione.
Per questi motivi, sembra particolarmente idonea a costituire un paradigma etico di relazioni col mondo non umano.
Nell'ambito della cultura occidentale, la tradizione che ha segnato in modo indelebile il pensiero etico-politico è quella in cui i termini essenziali sono il contratto sociale e i diritti individuali e il cui retroterra filosofico si ispira, fondamentalmente, a un modello atomistico. Tale modello possiede certo grandi qualità ma esclude molte dimensioni dell'esistenza. In partico
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