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La teoria jainista della relatività conoscitiva
667. L'individuo rimane la stessa persona dalla nascita fino alla morte, anche se passa attraverso vari stadi dall'infanzia in poi.
668. Le modalità che sono comuni a tutte le cose sono universali, mentre le modalità che non sono comuni a tutte le cose sono particolari, ma in entrambi i casi appartengono alla stessa cosa.
669. Le cognizioni di una sostanza sono sia universali sia particolari e sono non contraddette. Questa è la retta cognizione mentre il contrario non lo è. 62
670. Una stessa persona può essere contemporaneamente padre, figlio, nipote e fratello, ma è il padre soltanto di colui di cui lo è, e non di altri: questo vale per tutte le cose.
671. Una persona certamente ha sia relazioni molteplici sia relazioni esclusive. Ma chi sostiene che le si possa attribuire o il primo tipo di relazione o il secondo non conosce certamente le scritture.
672. Le qualità particolari di una sostanza sono mescolate insieme, come il latte con l'acqua, quindi non è giusto distinguere «questa» da «quella» qualità.
673. Un monaco che ha dei dubbi sul significato di un versetto, dovrebbe adottare senza orgoglio, nell'interpretazione, il punto di vista relativo. Un monaco saggio, quando ha rapporti con gli altri monaci che seguono la retta via nella loro pratica religiosa, deve esprimersi con equanimità usando un linguaggio sincero e inequivocabile.
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