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Precetti sui colori dell'anima
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mangiare tutti i frutti; il secondo propone di segare il tronco; il terzo propone di tagliare i rami; il quarto propone di tagliare i ramoscelli; il quinto propone di prendere solamente i frutti; il sesto propone di raccogliere soltanto i frutti già caduti. I pensieri, le parole e le attività del corpo di questi sei viaggiatori per quanto riguarda i frutti sono differenti tra loro e illustrano, rispettivamente, i sei leśyā.
539. Una persona con un leśyā nero è violenta, sempre ostile, litigiosa, priva di bontà e di compassione, malvagia e non può essere influenzata.
540. Una persona con un leśyā blu è pigra, priva d'intelligenza, incapace di discriminare (tra bene e male) e dedita ai piaceri sensuali.
541. Una persona con un leśyā grigio si arrabbia spesso, critica gli altri, accusa gli altri, è suscettibile alla tristezza e alla paura, e non distingue tra ciò che dovrebbe essere fatto e ciò che non dovrebbe essere fatto.
542. Una persona con un leśyā giallo oro sa che cosa deve essere fatto e che cosa non deve essere fatto, sa quali attività portano al benessere e quali no, possiede sempre un atteggiamento di imparzialità, è sempre impegnata in attività di compassione e di carità, ed è tenera.
543. Una persona con un leśyā colore del loto è generosa, onesta, ha un comportamento leale, possiede una grande pazienza e s'impegna nella venerazione dei monaci e dei maestri.
544. Una persona con un leśyā bianco non tratta nessuno con parzialità, non ha desiderio di piaceri sensuali, tratta tutti con equità ed è priva di legami, di odio e di attaccamento.
545. La conquista della purificazione mentale favorisce la purezza dei leśyā: occorre comprendere che, calmando le passioni, si ottiene la purificazione mentale.
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