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Divenne ancora piú furioso e morse il piede di Mahavira. Quando guardò ancora l'uomo, fu sconvolto dal fatto che, non solo non gli era successo niente, ma, invece di sangue, usciva latte dalle ferite.
Mahavira aprí gli occhi. Era tranquillo e totalmente privo di paura o rabbia.
Guardò Chandkaushik negli occhi e gli disse: «Svegliati! Svegliati Chandkaushik! Pensa a che cosa stai facendo!»>. C'erano amore e compassione nelle sue parole. Chandkaushik si calmò immediatamente e provò la sensazione di aver già conosciuto quell'uomo.
Immediatamente ricordò le vite precedenti.
Chandakaushik realizzò la verità, comprese dove lo avevano portato la rabbia e l'ego delle sue vite precedenti. Pacificamente appoggiò la testa al suolo.
Mahavira riprese il suo cammino.
Chandkaushik, ormai in pace, entrò nella tana solo con la testa, lasciando fuori il suo corpo.
Più tardi, quando le persone seppero che Chandkaushik non era piú pericoloso, mosse dalla curiosità, andarono a vederlo.
Lo trovarono disteso in pace.
Alcuni iniziarono a idolatrarlo e gli offrirono cibo.
Altri invece, arrabbiati per aver perso a causa sua persone amate, gli tirarono pietre e lo colpirono con bastoni.
Il sangue del serpente attirò molte formiche che iniziarono a cibarsi delle carni di Chandkaushik.
Chandkaushik, bastonato e ferito, rimase calmo, in pace, senza piú rabbia.
Questo autocontrollo dei propri istinti distrusse tutto il karma negativo accumulato in passato.
E cosí, alla fine della sua vita, il cobra Chandkaushik fu liberato dalle rinascite!
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