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11. JAINISMO - PARTE PRIMA
Poiché affonda le sue radici nelle Dottrine dell'Anekantavada e del Syadvada, il Jainismo non guarda l'Universo da un punto di vista antropocentrico, etnocentrico o egocentrico. Tiene in considerazione tutti i punti di vista positivi degli altri esseri viventi, delle altre comunità, delle altre religioni e filosofie, e delle altre nazioni. Una conoscenza approfondita e l'attuazione dell'Anekantavada e del Syadvada fornisce grande intuizione e grande comprensione dei problemi delle interazioni umane che causano conflitti, dolore, invidia e odio. Similmente, è altamente applicabile nella comprensione dei problemi sociali e dei conflitti nazionali. Aspetto ancora più importante, queste Dottrine indicano la via per risolvere le differenze e i conflitti globali. La dottrina dell'Anekantavada porta i Jaina a relazionarsi pacificamente anche con le persone che compiono, per lavoro o divertimento, le azioni ritenute peggiori. Nei libri per l'istruzione dei bambini Jaina queste attività sono spesso rappresentate con la figura del macellaio (per quanto riguarda le attività lavorative) e del cacciatore (per quanto riguarda le attività ludiche). Anche con queste persone i Jaina arrivano a "concordare di dissentire”.
Non Possesso e Non attaccamento
Gli asceti Jaina non possiedono nulla. Prendendo esempio da ciò, predica il Jainismo, anche i Jaina laici dovrebbero minimizzare il loro accumulo di possedimenti e di piaceri per fini personali. Offrire generosamente donazioni caritatevoli e mettere a disposizione il proprio tempo per i progetti della comunità, costituiscono pratiche comuni del laico Jaina.
Questo senso di responsabilità sociale coltivato insieme agli insegnamenti religiosi ha portato i Jaina a costruire e mantenere innumerevoli scuole, colleges, ospedali, cliniche, orfanotrofi, case di riposo e di riabilitazione per i portatori di handicap, gli anziani, i malati o le persone svantaggiate, così come ricoveri per uccelli e animali bisognosi (“panjarpol”), e centri veterinari. Le voglie devono essere ridotte, i desideri frenati e i livelli di consumo mantenuti entro limiti ragionevoli. Usare risorse in misura superiore alle proprie necessità o abusare in qualsiasi modo della natura sono considerati una forma di furto. La fede jainista è pienamente calata nell'attualità e, recentemente, Centri jainisti di Studio hanno dichiarato, in maniera inequivocabile, che causare inquinamento è un atto di violenza (Himsa).
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