________________
312
THE INDIAN ANTIQUARY.
[NOVEMBER, 1874.
non se troua.* La forma è di quattro lati quasi vguali, con certi ornamenti nell' estremità, simili a quelli delle Croci de' Caualieri di S. Mauritio di Sauoia. Quella di Cranganor I, è riposta in vna Cappella aperta, ed è grandemente riuerita. Più volte è stata vista solleuata in aria per Diuina virtù, cinta di raggi splendi- dissimi, con ammiratione non solo de' Christiani, mà ancora de' Gentili, de' quali, si mossero alcuni per tal prodigio à confessare la verità della fede, e sino al giorno d' hoggi molti la venerano, visitano & adornano, offerendoli ricchi donatiui. Quella di Meliapor è la più celebre & o miracolosa, auanti la quale oraua il Santo quando fu ferito dalli Brahmani; ondo resto conspersa in più luoghi del suo sangue pretioso.|| La lamina, nella quale stà scolpita, non e più alta di quattro piedi, trè larga, di color piardo chiaro, alla quale foi fù aggionto vn' ornamento di basso rilieuo, che la circonda, sù la forma d'vn niccio, e certi altri arabeschi antichi mal fatti, con vn giro di lettere antichissime, le quali essendo incognite, furono poi riconosciute in dinersi tempi, da certi Brahmani del Canarà, li più sauij, e dotti dell' Indie, che concordamente, doppo hauer dato il giuramento di non alterare a verità, f dissero qualmentre erano misturate di cinque specie die caratteri, de' quali l'vno non s' vniua con l'altro, mà ciascuno à guisa delle lettere Chinesi, 8 delle gieroglifiche degl' Egittij, bastaua per esprimere vn significato. Essendo dunque le lettere trentasei in numero, con tre punti, li quali non sono senza mistero, contengono la seguente interpretatione. Nel tempo, che regnaua il figlio del Rè Sagad, il quale gouernd questi stati trent'anni, il solo, e vero Iddio discese in terra, prese carne nel ventre d'una Vergine e diede fine alla legge delli Giudei. Dalle loro mani, per sua libera volontà, sostenne la pena douuta alli peccati degl' huomini, doppo
• All I have seen are of the ordinary granite or gneiss found everywhere in S. India. That at the Mount is of stone evidently brought from Sadras. t See Fig. 1 and Fig. 4.
Cranganore was destroyed in 1790-1 by Tipu's officers, and there is not the least trace left of it at present except some heaps of rubbiah, the ditch round the fort, and a small piece of a wall. I recollect seeing a plan of it in Valentijn's great work on the Dutch colonies. There is a view in Baldeus. The tablet is probably buried in the heaps of rubbish overgrown by jangle which mark the site of the town. § i.e. at the Mount near Madras.
Probably iron stains. The stone is black, and it requires a good deal of imagination to see anything like stains.
This naive story is no doubt true; the Portuguese Missionaries of those days were the victims of an impudent
hauer vissuto nel mondo trentatré anni, ne quali insegnò à dodici suoi serui la verità, che predicaua. Vno di questi venne a Maiale con vn bastono nella mano, e loud vna gran traue detta Bagad, portata dal mare nel lido: con la medesima fece vna Chiesa, con che tutto il popolo si rallegro. Vn Re di trè Corone, Cheralacone, Indalacone, Cuspardiad, & il Principe d'Ertinabarad, con Caterina sua figlia, o molt' altre Vergini, e sei sorte di caste, prefero spontaneamente la legge di Tomà, per esser quella della verità, ed esso gli diede il segno della Santa Croce, perche l'adorassero. Ascendendo poi il medesimo il luogo d'Antinodor, vn Brahmane gli diede con vna lancia, ed esso si abbraccid con questa Croce, la quale restò macchiata dal suo sangue. Si suoi discepoli lo leuarono per Maiale, doue fu sepolto nella Chiesa, che haueua fabricata, e perche noi Regi sopranominati, vedemmo tutto questo, habbiamo fatto formare li presenti Caratteri à perpetua memoria."
He then proceeds to relate a miracle * worked by this cross: "Questa croce ogn'anno, il decimo ottauo di Decembre, giorno nel quale fù ferito l'Apostolo à morte, cominciandosi l'Euangelio della Messa cantata, si fà oscura, e molto carica di colore, con vn lustro mirabile, particolarmente doue cadettero le gocciole del sangue, terminando l'offertorio si schiarisce, sino à farsi tutta candida e risplendente ; verso la consacratione, ritornando al color naturale, si risolue in copiosissimo sudore sanguigno, del quale li Fedeli ne raccogliono li panni pieni."
This passage shows that there were several such crosses in S. W. India, besides the one at the Mount; Persian communities were, therefore, established round the South of India ; and at Cranganore, at least, possessed important privileges. +
That many of these monuments are irrecoverdeception. Except the reputation for learning, which does not exist nowadays, the whole story gives a very fair notion of the character of the people of Canara. All Earopean inquirers in India hare, however, been more or less victimized in this way. Wilford's case is notorious, and even Colebrooke did not escape (Essays, I. p. 47 n.). The last notorious instance is that of M. Jacolliot.
• The cross is built into the wall behind the altar in a church on the Great Mount which is served by a native priest under the Goa jurisdiction. The occasion described in the text brings a large assemblage of native Christians every year to the spot, and an amount of disorder which the European Catholic clergy of Madras have in vain tried to put down.
+ One of these is recorded by Marignolli (in Yule's Cathay, p. 348): "Nor are the Saracens the proprietors (of the pepper), but the Christians of St. Thomas. And these