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IL JAINISMO - PARTE SECONDA
VEGETARISMO, UN APPROCCIO COMPASSIONEVOLE ALLA VITA di Pramoda Chitrabhanu "Jain Meditation International Center", New York
NON VISTI ESSI SOFFRONO, NON UDITI ESSI PIANGONO. IN AGONIA ESSI VIVONO, IN SILENZIO ESSI MUOIONO. NON SIGNIFICA DUNQUE NULLA PER VOI, PER TUTTI VOI CHE PASSATE? Anonimo
Queste parole esprimono il dolore e la sofferenza degli animali che vengono sfruttati e torturati per i bisogni e per la cupidigia umana. È un triste ritratto delle innocenti, deboli e indifese creature che sono soggette a tanto crudele dolore lontano dagli occhi umani.
Il solo pensiero fa sanguinare il cuore ed è causa di angoscia e di dolore. Come possiamo noi esseri umani stare comodamente seduti quando i nostri fratelli e sorelle più piccoli si trovano in questo terribile stato? Non è forse nostro dovere proteggerli e aiutarli? Ma è così difficile convincere l'uomo!... Già, perché "l'uomo è un attore. Recita tutti i ruoli degli uomini. Solo l'animale che è in lui è reale” dice William Saroyan. Probabilmente ha ragione quando afferma che la crudeltà dell'uomo ha creato un mondo violento e distruttivo, quello nel quale noi tutti viviamo oggi.
C'è così tanta sofferenza nel mondo, nascosta da un velo che la rende un segreto altamente custodito. Per quanto tempo ancora vogliamo continuare a convincerci che gli animali non abbiano un'anima e non sentano dolore? Non è questo il tempo di svegliarci dal nostro sonno, di trovare la verità, di smettere di essere violenti e di agire per fermare la crudeltà che viene riversata su deboli e innocenti creature? Perché la violenza genera violenza e l'amore genera amore.
La prima cosa da fare per fermare la violenza è iniziare a vedere gli animali come esseri viventi e non come oggetti creati ad uso e consumo degli esseri umani. Perché essi sono vite piene di emozioni che provano dolore e piacere così come noi. Come il Dr. Albert Schweitzer, premio Nobel per la
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