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IL JAINISMO - PARTE PRIMA
sona può raggiungere la totale libertà dal ciclo della nascita, della vita, del dolore, della miseria e della morte e raggiungere lo stato di beatitudine permanente del proprio Sé. Ciò è conosciuto come Liberazione, Nirvana, libertà assoluta o Moksha.
All'età di settantadue anni (527 a.C.), il Signore Mahavira raggiunse il Nirvana: la sua anima purificata lasciò il suo corpo per raggiungere la completa liberazione. Divenne un Siddha, cioé consapevolezza pura, Anima Liberata, vivendo per sempre in uno stato di completa beatitudine. Nella notte del suo Nirvana, i Jaina celebrano il “Festival delle Luci” (Dipavali) in suo onore. Questo è l'ultimo giorno dell'anno del calendario jainista.
Spunti significativi dagli insegnamenti del Signore Mahavira
Mahavira ha reso la Dottrina semplice e naturale, libera da elaborati rituali. I suoi insegnamenti riflettono la bellezza interna e l'armonia dell'anima. Mahavira insegnò l'idea dell'importanza della vita umana e insistette riguardo alla necessità di un atteggiamento positivo verso la vita.
Il messaggio di Mahavira di Nonviolenza (Ahimsa), verità (Satya), non-rubare (Achaurya), celibato (Brahma-charya), e non-possesso (Aparigraha) è ricco di Compassione universale. Mahavira ha detto: "Un corpo vivente non è soltanto un insieme di membra e carne, ma è innanzitutto la dimora dell'anima che potenzialmente possiede percezione infinita (Anant-darshana), conoscenza infinita (Anant-jnana), potere infinito (Anant-virya) e infinita beatitudine (Anant-sukha)”. Il messaggio di Mahavira riflette la libertà e la gioia spirituale di ogni essere vivente. Mahavira enfatizzò il concetto che tutte le creature viventi, indipendentemente da sesso, specie, razza, casta, forma, fisionomia, e dal loro sviluppo spirituale, sono uguali e noi dobbiamo amarle e rispettarle. In questo modo, Egli predicò realmente l'amore universale. Mahavira insegnò che la vera natura della realtà è senza tempo, senza né inizio né fine e rifiutò il concetto di un Dio creatore, protettore, distruttore dell'universo. Egli inoltre insegnò che l'adorazione di Dei o Dee paradisiaci finalizzata all'ottenimento di benefici materiali o spirituali è una pratica estranea al sentiero della Liberazione, che può essere percorso con successo solo grazie al proprio impegno e ai propri sforzi personali.
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